Il Latte Delattosato
PRODUZIONE

Le modalità di ottenimento possono essere di diversi tipi, in quanto l'enzima lattasi, che opera la scissione dello zucchero "lattosio" (per questo è chiamata delattosazione) nei due zuccheri costituenti "glucosio" e "galattosio", può essere trattenuto su apposite membrane o miscelato liberamente nel latte prima del trattamento.

In ogni caso il latte va messo a contatto con l'enzima affinchè la delattosazione possa avvenire.

Seguono il trattamento termico (pastorizzazione o sterilizzazione) che, tra l'altro, disattiva l'enzima e il confezionamento.

Il latte delattosato può essere prodotto sia nella tipologia "intero", che "parzialmente scremato", che "scremato".
MODALITÀ D'USO

La confezione, se latte UHT, una volta aperta va tenuta in frigorifero (+ 4°C), mentre se è latte a pastorizzazione elevata, anche nella fase precedente l'apertura deve essere mantenuta in frigorifero o comunque in regime di catena del freddo.

Il latte delattosato risulta più dolce del latte "normale" e questo fenomeno è dovuto al fatto che i due zuccheri semplici nel quale il lattosio viene scomposto dalla lattasi, hanno un potere dolcificante maggiore. Quindi, soprattutto se è destinato ai più piccoli, potrebbe non essere necessario zuccherarlo.
BENEFICI

I benefici vanno soprattutto a tutti coloro che hanno un'intolleranza al lattosio. Queste persone, infatti, se consumassero latte "normale", avvertirebbero sintomi sgraditi quali, ad esempio, brontolio intestinale (se di piccola entità) o più gravi quali: diarrea, nausea, ecc..

La causa di questa intolleranza è da ricercare nella scarsa quantità di "lattasi" (enzima secreto nell'intestino, a livello delle cellule dei villi intestinali) che non riuscendo a separare completamente la molecola del lattosio nei due zuccheri semplici, da origine alla temuta indigeribilità.

Il consumo di latte delattosato permette agli "intolleranti", non solo di usufruire di questo alimento ma anche di assorbirne il calcio, minerale importante per mantenere forti le ossa e i denti.
Con la supervisione di: Graziella Lasi - Bagnarola di Budrio (Bologna) - Novembre 2010